Il Libro di Mormon/Anacronismi/Principi di base

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    Cos'è un anacronismo e che rapporto ha con il Libro di Mormon?

L'assenza di evidenza non è una prova. Ecco un piccolo esempio: Matthew Roper, nel blog di FairMormon del 17 giugno 2013, scrive di una critica ripetuta spesso negli anni riguardo al fatto che nel Libro di Mormon viene menzionato l'acciaio. Nel 1884, un critico scrisse: “ La spada di Labano era di acciaio, mentre si sa che gli Israeliti non vennero a conoscenza dell'acciaio se non centinaia di anni più tardi. Chi, se non una persona ignorante come Rigdon, avrebbe potuto perpetuare tali simili errori.” Più di recente, nel 1957, Thomas O'Dey dichiarò: “Ogni commentatore del Libro di Mormon ha sottolineato i molti anacronismi culturali e storici, come ad esempio l'acciaio. Una spada di acciaio di Labano nel 600 a.C.”
A quel tempo non avevamo risposte per quei critici, ma, come spesso accade in queste situazioni, nuove scoperte in anni successivi hanno fatto maggior chiarezza. Roper scrive: “è sempre più chiaro che la pratica di temprare il ferro consapevolmente attraverso cementazione e tempra era ben conosciuta nel mondo antico da cui Nefi proveniva.” Recentemente un esperto ha sottolineato: “Sembra evidente che dall'inizio del decimo secolo a.C. i fabbri tempravano intenzionalmente il ferro.” Nel 1987 la rivista Ensign ha riportato che degli archeologi avevano scoperto, nei pressi di Gerico, una lunga spada di acciaio risalente alla fine del settimo secolo a. C., probabilmente al regno del re Giosia, che morì poco prima che Lehi iniziasse a profetizzare. Questa spada è ora esposta al Museo d'Israele di Gerusalemme, e la targa che l'accompagna in parte dice: “ la spada è fatta di ferro temprato in acciaio.”

—Anziano D. Todd Christofferson, "The Prophet Joseph Smith", Devotional Address, BYU Idaho, 24 Settembre 2013.

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Domande


Cos'è un anacronismo? Cosa dovremmo tenere a mente nel valutare il Libro di Mormon (o qualsiasi altro testo) per presunti “anacronismi”?

Risposta


During Joseph Smith's lifetime, most of the "archaeology" of the Book of Mormon did not match what was known about the early Americas. (Click to enlarge)
By 2005, a number of features of the Book of Mormon text were known in the ancient Americas. Yet, in 1842, many of these would have been seen as "errors" or "anachronisms". (Click to enlarge)

È importante notare che con l'accrescersi delle conoscenze ciò che un tempo era considerato anacronistico diviene caratteristica autentica del mondo antico. John Clark[1] ha creato le tabelle, riportate qui a destra, che mostrano come nel tempo si sia giunti a confermare alcune affermazioni contenute nel Libro di Mormon.

Gli anacronismi, in un testo autentico, possono essere rappresentati da:

  1. oggetti o fatti non ancora scoperti
  2. l'uso di termini, da parte degli autori originali, in un modo che non ci aspettiamo
  3. le scelte del traduttore del nostro tempo

Tutte queste tre possibilità devono essere valutate prima che un anacronismo possa essere usato per screditare il Libro di Mormon, o qualsiasi altro documento tradotto.

Analisi dettagliata


Un “anacronismo” è un elemento in un testo che è “in contrasto col tempo ” ovvero che non si pone nel tempo e nel luogo appartenenti al testo stesso.

Per esempio, se i carri armati detti Sherman si trovassero in un resoconto della caduta di Gerusalemme nelle mani dei Babilonesi, i carri armati sarebbero anacronistici in quanto non appartengono a quell'epoca. Quando in un testo tradotto (quale il Libro di Mormon afferma di essere) compaiono degli anacronismi, la questione si complica in quanto un traduttore potrebbe introdurre anacronismi non presenti nel testo originale. Per esempio, la versione di Re Giacomo della Bibbia spesso parla di candele. In Matteo 5:15 Gesù dice: “ e non si accende una candela per metterla sotto il moggio, anzi la si mette sul candeliere ed ella fa lume a tutti quelli che sono in casa”. Il problema è che in Palestina, ai tempi di Gesù, non si usavano le candele. La luce proveniva da lampade a olio non da candele. Se esaminiamo il testo greco ne abbiamo la prova.

I traduttori della versione di Re Giacomo scelsero un termine appropriato per il loro tempo e luogo. Tuttavia, il significato delle parole di Gesù resta tale nella traduzione di Re Giacomo, anche se Lui parlava di una lampada e non di una candela. Sarebbe un errore concludere che il testo biblico sia stato falsificato perché le candele sono anacronistiche-- il testo in sé stesso non parlava di candele, piuttosto i traduttori scelsero questo termine e loro introdussero l'anacronismo. Sarebbe altrettanto folle da parte nostra cercare prove archeologiche di candele nella Gerusalemme del primo secolo D.C. Non ve n'erano. Tuttavia, se pure trovassimo resti di candele negli scavi, ciò non ci confermerebbe che la bibbia sia un documento antico genuino o che Gesù parlasse in effetti di non nascondere uno strumento per fare luce. Possiamo provare che è così in quanto abbiamo il testo greco originale della Bibbia. Ma come dobbiamo comportarci quando abbiamo una traduzione, ma non l'originale? Come possiamo sapere quando un anacronismo è stato introdotto dal traduttore o quando è presente nell'originale? Non possiamo-- o almeno non senza una certa difficoltà.


Un esempio

Per chiarezza, vediamo un esempio specifico. Il Libro di Mormon racconta che i Nefiti coltivavano “orzo” (Mosia 7:22). In diverse occasioni, i critici hanno affermato che l'orzo è un anacronismo poiché non era conosciuto nel Nuovo Mondo prima dell'arrivo di Colombo.

Ci sono alcune spiegazioni possibili per l'uso del termine orzo nel Libro di Mormon:

  1. I Nefiti conoscevano veramente l'orzo. Semplicemente gli studi archeologici non hanno (ancora) trovato evidenza di orzo nel Nuovo Mondo. L'assenza di evidenza non è evidenza di assenza.
  2. I Nefiti diedero ad un nuovo tipo di coltivazione del Nuovo Mondo un nome del Vecchio Mondo. Quindi, quando nelle tavole dei Nefiti si trova il termine “orzo”, esso si riferisce a qualcosa di diverso rispetto all'orzo del Vecchio Mondo. In un certo senso i Nefiti avrebbero “tradotto” il loro nuovo ambiente culturale nel linguaggio del Vecchio mondo. (Questo potrebbe essere stato importante dal punto di vista religioso per elementi legati alla legge di Mosè. Gli animali dovevano essere dichiarati “puri” o “impuri” per poter essere usati come cibo-- allora se i Nefiti avessero scoperto un animale del Nuovo Mondo, il modo in cui lo avrebbero chiamato avrebbe avuto implicazioni su come lo avrebbero percepito e usato).
  3. Joseph Smith tradusse con termini familiari alla sua cultura e al suo tempo. Quindi, mentre il testo Nefita si riferiva a un chicco diverso, Joseph tradusse il termine con “orzo”. C'è così un vero anacronismo, ma esso fu introdotto da Joseph Smith, non era presente nel testo Nefita originale. Allora sarebbe folle mettersi alla ricerca di “orzo” nel Nuovo Mondo, in quanto i Nefiti non affermarono mai che lì vi si trovasse orzo-- è solo un artificio dovuto alla traduzione di Joseph Smith.
  4. Occasionalmente, alcuni termini giarediti vengono tradotti da autori Nefiti. Questo aggiunge un ulteriore livello di trasmissione e traduzione—i Nefiti devono tradurre un termine giaredita in un termine nefita che poi Joseph Smith deve rendere in inglese. Un anacronismo può essere aggiunto in qualsiasi di questi passaggi.

Nel caso dell'orzo, ognuna delle precedenti alternative potrebbe essere vera. Contrariamente alle affermazioni dei critici, l'orzo coltivato è stato trovato nel Nuovo Mondo (scoperto negli anni ottanta) quindi la prima alternativa è chiaramente possibile. Ma anche le opzioni 2 e 3 potrebbero essere vere ( i Giarediti non menzionano l'orzo, quindi l'opzione 4 non è applicabile). Chiaramente non possiamo dire quale sia l'ipotesi corretta visto che abbiamo solo la traduzione e non il testo originale.

Siamo spesso abituati a considerare l'opzione 1 come l'unica opzione-- e questo è il motivo per cui i critici gongolano quando, per esempio, non si trovano cavalli nelle Americhe prima dell'arrivo di Colombo. Ma questa critica avrebbe peso solo se l'opzione 1 fosse l'unica disponibile-- il che chiaramente non può essere vero per un documento tradotto. Inoltre, non tutti i presunti anacronismi devono avere la stessa spiegazione. Il termine “orzo” potrebbe riferirsi proprio all'orzo del Nuovo Mondo, mentre grano potrebbe essere un termine approssimativo scelto per la realtà in cui Joseph viveva. Nonostante tutto, il messaggio spirituale del resoconto storico del Libro di Mormon non cambia sia che grano si riferisca a grano del Vecchio Mondo oppure ad un altro tipo di coltivazione del Nuovo Mondo. ( Allo stesso modo il messaggio di Gesù del Sermone sul Monte non cambia sia che egli parlasse di lampade o candele). Il problema degli anacronismi è importante solo perché i critici vogliono usarli per dimostrate che Joseph abbia inventato il Libro di Mormon. Ma ciò è un compito difficile con un documento tradotto, quindi essi sperano che noi non ce ne rendiamo conto.

Molto della discussione quindi dipende da come vediamo il processo di traduzione del Libro di Mormon – di cui sappiamo davvero poco. I critici insistono che Dio non farebbe una traduzione errata, ma ciò presuppone che la traduzione e i profeti siano infallibili, cosa che sia il Libro di Mormon sia Joseph Smith negano. In ogni caso, una traduzione perfetta è impossibile, anche tra lingue strettamente collegate. Joseph Smith era anche disposto a rivedere in qualche modo la traduzione, il che suggerisce che egli non la considerasse un testo rigido, un testo fisso, e suggerisce che egli non contribuì a inventarla. Inoltre l'opzione 2 potrebbe ancora essere possibile anche se la traduzione fosse errata-- la parola è orzo, ma semplicemente non si riferisce all'orzo del Vecchio Mondo. Joseph avrebbe potuto creare un anacronismo nel caso 2 dandoci una traduzione più letterale del testo; avrebbe potuto creare un anacronismo nel caso 3 dando una traduzione più comprensibile del testo con termini culturali familiari ai suoi lettori. Non esiste la soluzione perfetta--ogni alternativa potrebbe causare confusione e potrebbe portare i critici alle accuse di anacronismo. Ma visto che tutte queste opzioni potrebbero essere vere, allora è evidente che noi non abbiamo abbastanza prove per decidere quale lo sia.

Bibliografia


  1. John Clark, Wade Ardern, Matthew Roper, "Debating the Foundations of Mormonism: The Book of Mormon and Archaeology," FAIR Conference, Sandy, Utah, 2005.


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